Rosalba Manes nel libro “Tessitori di speranza” (pagg. 74, € 8.00) pone il lettore dinanzi ad una serie di riflessioni sul significato della vecchiaia. Si può affermare che ogni essere umano non ha solo una sua storia, ma è il seguito di una storia precedente. Essere “vecchi”, che l’Autrice identifica con l’essere nonni, dà la possibilità ad ogni persona di guardare oltre il presente, riferendosi ai figli ed ai nipoti, persone da accompagnare nella crescita insegnando loro ciò che il sapere, dato dal vivere, ha insegnato ai giovani di ieri, i nonni di oggi.
Nella società ebraica (come dovrebbe essere in ogni società) i nonni e le nonne sono le persone che devono testimoniare, custodire e trasmettere la fede ed i valori propri del vivere.
Il processo educativo è dato dalla saggezza e dal sapere da trasmettere come un processo al tempo stesso di conservazione e innovazione.
Per le generazioni che ci hanno preceduto gli anziani non sono mai stati un peso, ma una ricchezza, un patrimonio d’esperienza da tramandare a figli, nipoti e, in taluni casi, addirittura a pronipoti.
Essere “vecchi” è vivere l’ultima parte dell’esistenza, pur con i limiti dell’età, nella piena maturazione. La Bibbia afferma che il vanto dei giovani è la forza, l’ornamento dei vecchi è la canizia, il bianco dei capelli.
Il libro di Rosalba Manes è un indagine biblica su quella che viene definita terza età, termine oggi d’uso comune, coniato dal cardinale Giovanni Colombo, che aveva approfondito gli studi proprio sulla “vita che avanza”.
I nonni sono la storia a cui in genere, purtroppo, si concede poca attenzione. Agli anziani spetta il ruolo di custodi della storia ai giovani il compito di guardare alle stelle con la sana utopia di credere in un mondo migliore.
I nonni trasmettono ai nipoti la memoria della storia e li inducono a praticare la resistenza, che aiuta ad affrontare le difficoltà ed a superarle.
Per i nipoti tutto ciò è come un porto in cui sentirsi al sicuro per capire il presente ed affrontare il futuro; il vero dono dei nonni è insegnare ai nipoti il senso di fare parte di una famiglia dando loro uno spazio in cui crescere.
Il libro ha un unico obiettivo: entrare in comunione con chi è vissuto prima di noi. “Possa tu vedere i figli dei tuoi figli”; questa è la speranza che ci trasmette la vita ed anche Rosalba Manes.
Una sorta di alleanza tra anziani e giovani, dove la memoria dei vecchi è il nutrimento per il futuro dei giovani per costruire quella speranza di cui tutti abbiamo bisogno.